Storie di Natale

12 Dicembre 2016
1.359 Views

Cosa ti ha portato fin quassù e quali sono oggi le tue speranze?

Due italiani si raccontano. Entrambi hanno lasciato l’Italia per amore 15 anni fa. Una dei due è piena di speranze, l’altro deluso. Ma per tutti e due il futuro sta nella prossima generazione

Quegli occhi blu che hanno deluso Nel tono della sua voce si avverte la delusione. Franco Esposito ha 51 anni e la sua età lo preoccupa.” Non è più così facile trovare lavoro come 10 anni fa” dice. Eppure il suo CV è di tutto rispetto, anche se lui non è più sicuro che oggi questo sia sufficiente. Franco spera di poter rimanere in Danimarca.” Soprattutto per i miei bambini, altrimenti tornerei volentieri in Italia.” Il suo lavoro di carabiniere nel corpo della polizia di stato italiana portò Franco in Danimarca. Come dipendente statale è normale vedersi assegnata una destinazione all’estero per un periodo di 4 anni e a Franco, originario di Roma, era toccata l’Ambasciata italiana nel piccolo regno di Danimarca. Tutto ebbe inizio così 15 anni fa, ma come succede spesso accadde anche qualche altra cosa. ”Poi, un paio di occhi azzurri…l’incontro con una donna e la nascita di nostro figlio. Ci trasferimmo a vivere in Italia, a Roma, non lontano dalla mia famiglia, ma presto lei volle tornare in Danimarca.” Franco tornò con lei nel 2006 lasciando un lavoro sicuro per amore della famiglia. “Oggi mi ritrovo senza più mia moglie e ho perso anche il mio lavoro”. In questi anni Franco ha lavorato presso l’ambasciata italiana come autista e nel corpo di sicurezza dell’ambasciatore, anche questo lavoro conclusosi a fine mandato . Poi, nel 2009, è nata la sua seconda figlia, e dopo qualche tempo è arrivato anche il divorzio. Recentemente Franco ha lavorato per un periodo alla Metro come HR, incarico concluso anche quello. La sua speranza oggi è di trovare un nuovo lavoro qui in Danimarca, che gli permetta di poter rimanere accanto ai suoi bambini.
La famiglia arcobaleno Anna Meloni abita a Odense con suo marito ed il bambino di 6 anni, di origine etiope, che insieme hanno adottato. Dopo avere provato per anni ad avere un figlio loro hanno scelto di adottare. Il quartiere di villette in cui risiedono è un tipico quartiere danese
con le case in pietra gialla, abitato da famiglie di media borghesia. A pochi passi da li c`invece tutto un altro mondo con il quale Anna vorrebbe entrare in contatto. Si tratta di Vollsmose, conosciuto anche come il ghetto di Odense, che accoglie immigrati e profughi, e danesi emarginati. Il giorno in cui incontro Anna, lei è appena tornata da Vollsmose con suo marito ed il loro bambino.” Siamo stati nella biblioteca per i piccoli, e poi a mangiare al bazar. Lì incontriamo bambini che assomigliano a nostro figlio, mi sembra giusto lui sappia che esistono persone e culture diverse da quelle che è abituato a vedere nel nostro quartiere, “conclude Anna. “Siamo una famiglia Arcobaleno e la mia speranza è quella di creare una maggiore integrazione culturale tra le persone.” In realtà Anna si occupa proprio di questo nel suo lavoro, e anche la sua tesi in pedagogia verteva su questi argomenti. Inoltre sta facendo un periodo 2di pratica come consulente presso il centro culturale di Vollsmose dove è in atto una ridistribuzione e dove Anna spera poi di venire assunta. “Mi piacerebbe contribuire a creare una speranza nel futuro attraverso l’incontro e la comprensione tra culture. Molti dipendenti di Kulturhuset, pur lavorando a questi temi non applicano poi questi principi di solidiarietà nella vita di tutti i giorni. Mangiando insieme al bazar vorrei invece poter esprimere a queste persone tutto il mio senso di accoglienza nei loro confronti,” aggiunge Anna. Anna, originaria della provincia di Oristano in Sardegna, ha incontrato suo marito Thomas 15 anni fa a Roma, in un piccolo Pub della città eterna, dove lei lavorava. Anna accettò subito l’invito di Thomas a uscire insieme, in seguito lui si presentò al Pub con un libro per lei. Erano le avventure di Hans Christian Andersen, tra le pagine un biglietto recitava,”Io vengo dalla terra delle favole, vuoi cominciare una nuova avventura con me?” E si può ben dire che la favola di Anna e Thomas sia cominciata.

Leave A Comment